Piccoli prestiti per pagare tasse e bollette luce e gas: le soluzioni

di | Maggio 2, 2022

Arrivare a fine mese diventa sempre più complicato e non è un caso che siano sempre di più le persone che ricorrono a piccoli prestiti per pagare le tasse e le bollette di luce e gas. In questo modo riescono a dilazionare il loro peso nel corso del tempo e a gestire meglio le proprie risorse. Ma quali sono le soluzioni più convenienti disponibili in questo periodo?

In aumento la richiesta di piccoli prestiti per pagare tasse e bollette

In attesa delle agevolazioni decise dal governo per alleggerire il rincaro delle bollette, i privati (ma spesso anche le aziende) decidono di ricorrere ai finanziamenti per far fronte con maggiore serenità ali aumenti registrati in questo periodo. Non si parla di grandi somme, ma di piccoli prestiti che permettono di dare respiro e di gestire e programmare al meglio le proprie finanze. Dando un’occhiata alle statistiche, si può notare che l’importo medio dei finanziamenti erogati nell’ultimo periodo è pari a 15.500 euro, ma andando più nel dettaglio si scopre che una buona percentuale delle erogazioni (e più precisamente il 15,7%) riguarda piccoli prestiti. Con questo termine di solito si intendono i finanziamenti di importo non superiore ai 5.000 euro.

Nella maggior parte dei casi i prestiti di questo tipo non vengono richiesti per la realizzazione di progetti particolari: di solito si ricorre a queste soluzioni per avere a disposizione una maggiore quantità di liquidità che consenta di affrontare con maggiore semplicità le spese più o meno quotidiane. Tra queste, ovviamente, riguardano anche le tasse (ed i contribuenti italiani sanno che si tratta di un tasto dolente) e le bollette di luce e gas, che dall’inizio di quest’anno hanno raggiunto delle vette mai viste prima: a febbraio sono stati registrati rincari fino al 131% per la luce e fino al 94% per il gas! Non è semplice far fronte ad aumenti del genere da un giorno all’altro: i piccoli prestiti possono essere una soluzione a problemi di questo tipo.

Requisiti e documenti necessari per ottenere il piccolo prestito per tasse e bollette

Per avere un’idea delle condizioni che vengono applicate ai piccoli prestiti per pagare le tasse e le bollette di luce e gas è possibile andare a vedere quali sono le proposte delle banche e finanziarie più gettonate per questo tipo di finanziamenti. Prima di scendere nel dettaglio è necessario fare una precisazione: parliamo di prestiti personali, che possono essere richiesti senza dover necessariamente indicare una finalità (anche se in fase di richiesta gli istituti di credito possono sempre chiedere che progetto si intende realizzare con l’importo): i soldi erogati vengono accreditati sul conto del richiedente, che poi potrà spenderli in piena autonomia.

Per ottenere i prestiti è necessario presentare una serie di requisiti e di documenti. È necessario aver compiuto almeno 18 anni e non superare i 75 anni (ma la soglia massima può cambiare da istituto a istituto) al termine del piano di rimborso; bisogna anche essere residenti sul territorio italiano; bisogna percepire un reddito dimostrabile; inoltre, non bisogna risultare come cattivo pagatore o come protestato. Per quanto riguarda i documenti, quando si presenta una richiesta di piccolo prestito è necessario fornire anche una copia della carta i identità o del passaporto, una copia del codice fiscale e una copia del documento di reddito, che può essere la busta paga per i lavoratori dipendenti, il cedolino della pensione per i pensionati e l’ultima dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi.

Le proposte di Findomestic e Agos per piccoli prestiti da 2.000 euro per pagamento bollette e tasse

Findomestic consente di calcolare direttamente online il preventivo di un piccolo prestito. Per prima cosa è necessario selezionare il motivo della richiesta: supponiamo di aver bisogno del finanziamento per pagare dei tributi in questo caso bisognerà selezionare la voce Altro e poi scegliere Spese legali e tasse. Per poter fare un confronto fra tute le soluzioni illustrate faremo sempre riferimento allo stesso importo, ovvero 2.000 euro. Il prestito può essere restituito in:

  • 18 mesi con rate da 117,80 euro (TAN 7,47% e TAEG 7,73%);
  • 24 mesi con rate da 90,00 euro (TAN 7,50% e TAEG 7,76%);
  • 30 mesi con rate da 73,30 euro (TAN 7,47% e TAEG 7,74%);
  • 36 mesi con rate da 62,20 euro (TAN 7,48% e TAEG 7,74%);
  • 42 mesi con rate da 54,20 euro (TAN 7,40% e TAEG 7,65%).

Vediamo ora la proposta di un’altra finanziaria molto famosa, ovvero Agos. In questo caso nel calcolo del preventivo non viene richiesta la finalità: è sufficiente inserire l’importo desiderato e selezionare la durata. Le combinazioni disponibili sono tante, con piani di rimborso che per prestiti da 2.000 euro vanno da un minimo di 6 mesi fino ad un massimo di 84 mesi. Ecco alcuni esempi:

  • 18 mesi con rate da 116,83 euro (TAN 6,41% e TAEG 6,60%);
  • 24 mesi con rate da 89,00 euro (TAN 6,40% e TAEG 6,59%);
  • 36 mesi con rate da 61,21 euro (TAN 6,41% e TAEG 6,60%);
  • 48 mesi con rate da 49,77 euro (TAN 9,00% e TAEG 9,38%).

L’alternativa: le linee di credito per pagare bollette luce e gas e tasse varie

Ma i tradizionali prestiti personali non sono l’unica soluzione disponibile per chi ha bisogno di importi contenuti. Per pagare le bollette di luce e gas, quindi costi che si ripetono nel corso del tempo, può essere presa in considerazione anche l’idea di attivare una linea di credito; si tratta di un’opzione più costosa, ma che presenta una comodità non indifferente. Ne sono un esempio il MiniCredito di Compass e XME SpensieRata di Intesa Sanpaolo. Con MiniCredito Compass si ha a disposizione una linea di credito di 1.500 euro: può esser utilizzata quando serve e viene ricostituita man mano che si pagano le rate di rimborso, che hanno un importo fisso di 50 o di 100 euro mensili; è previsto un costo annuo di 20 euro, il TAN è fisso al 16,00%, mentr il TAEG può arrivare al massimo al 23.30%. Il meccanismo della linea di credito XME SpensieRata di Intesa Sanpaolo è molto simile: in questo caso l’importo massimo è di 2.500 euro, ma è previsto un minimo di 200 euro per utilizzare la linea di credito; il rimborso può avvenire in 3/48 rate costanti mensili che vanno a ripristinare il fido a disposizione; il TAN è fisso all’8,50%, mentre il YTAEG è all’11,40%.

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