Piano di ammortamento di un prestito: cos’è e come calcolare in Excel

di | Settembre 9, 2022

Avete un prestito in corso e volete tenere sott’occhio il suo piano di ammortamento? Mediante un foglio di lavoro Excel è possibile. Avere sempre sotto controllo l’andamento di un piano di ammortamento – che sia per un prestito personale oppure per un mutuo – serve a comprendere esattamente cosa si sta pagando e soprattutto l’andamento dei tassi di interesse, che deve sempre essere proporzionato al valore del bene acquistato. In questo articolo vedremo una guida pratica su come tenere d’occhio il piano di ammortamento di un prestito e come calcolarlo correttamente utilizzando un foglio di lavoro Excel.

Come funziona il piano di ammortamento di un prestito

Prima vedere come calcolare un piano di ammortamento è opportuno comprendere che cosa sia effettivamente questo strumento finanziario.

Come prima cosa dobbiamo comprendere che quando parliamo di piano di ammortamento intendiamo un procedimento contabile che consente di ripartire su più anni il valore di un bene il cui utilizzo si configura come pluriennale.

Gli anni di ripartizione del valore del bene acquistato sono pari a quelli dell’utilizzo stimato del bene stesso. Cercando di sintetizzare il principio di tale sistema, possiamo sostenere che l’idea alla base del piano di ammortamento consiste nel distribuire in modo uniforme il costo di un bene, tenendo conto della durata e dell’uso di quello stesso bene. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, facciamo un esempio molto pratico.

Immaginiamo di dover considerare l’acquisto di una nuova automobile, che sappiamo essere una delle spese più comuni ma allo stesso tempo più onerose che una famiglia può sostenere. Ecco, il costo dell’auto non può pesare soltanto sulla mensilità durante la quale si verifica l’acquisto del mezzo, poiché il bilancio di una famiglia media non potrebbe sostenere una spesa così onerosa e finirebbe per andare in perdita.

Inoltre, l’automobile è un bene che viene acquistato nell’ottica di durare il più a lungo possibile, e non un solo mese, e anche questo elemento deve essere tenuto in considerazione quanto si appronta un piano di ammortamento.

Per tali ragioni, il principio di ammortamento consente di suddividere in rate mensili, di pari importo, il costo totale del bene.

Tornando al nostro esempio, se un’ipotetica automobile appena acquistata costasse 15.000 euro e la sua durata fosse stimata in 10 anni, il costo mensile dovrebbe pesare sulle finanze familiari per un valore pari a 125 euro al mese, che poi sarebbe l’equivalente del canone mensile da corrispondere per i prossimi 10 anni.

Nel settore finanziario quindi, il piano di ammortamento serve a calcolare l’ammontare della rata mensile da restituire all’ente finanziatore dopo aver ottenuto un prestito. Come abbiamo già anticipato abbiamo fatto un esempio piuttosto consueto, ma il principio di fondo che regola un piano di ammortamento può essere approntato anche nel caso di un mutuo.

Se il principio di fondo che regola il funzionamento di un piano di ammortamento è sempre lo stesso per qualsiasi tipo di piano, è pur vero, tuttavia, che esistono diverse tipologie di piani di ammortamento. In Italia, quello più utilizzato dagli istituti finanziari e bancari è quello alla francese. Questo tipo di piano di ammortamento è caratterizzato dal fatto che nei primi anni ciò che pesa di più sulla rata è la quota degli interessi, mentre negli ultimi anni sulla rata mensile pesa molto di più la quota capitale.

In altre parole, le rate iniziali servono a rimborsare gli interessi, mentre quelle finali, il capitale prestato. Si tratta comunque di uno dei piani di ammortamento più vantaggiosi del mercato finanziario poiché prevede il pagamento di una rata costante per tutto il piano di ammortamento e non a caso è anche definito piano di ammortamento a rate costanti.

Calcolo del piano di ammortamento del prestito: come fare

Una volta compreso cosa sia un piano di ammortamento e quale sia il principio di fondo che regola il suo funzionamento, vediamo come fare per calcolarlo.

Il procedimento da seguire per calcolare il piano di ammortamento di un prestito prevede una serie di calcoli matematici che in verità non sono troppo intuitivi né troppo semplici, soprattutto per chi non ha troppa dimestichezza con le operazioni di calcolo matematico; tuttavia, una volta appresa la modalità di calcolo sarà possibile ottenere i risultati senza troppe difficoltà. Vediamo adesso i singoli passaggi previsti.

Come primo passaggio occorre leggere molto attentamente il contratto di prestito e conoscere esattamente i seguenti elementi fondamentali che serviranno a calcolare l’andamento del prestito:

  • il capitale di prestito;
  • il tasso di interesse;
  • la durata del prestito (espressa in mesi);
  • l’importo della rata mensile.

Una volta apprese queste informazioni si potrà iniziare ad approntare il piano cominciando dai seguenti calcoli matematici:

  • dividere il tasso di interesse per 12, in modo da determinare l’ammontare mensile del tasso di interesse;
  • moltiplicare il tasso di interesse mensile ottenuto per l’importo totale del capitale, così da ottenere l’importo degli interessi che matureranno nel primo mese.

Per conoscere quale sarà la quota di capitale che verrà rimborsata nel primo mese, sarà sufficiente sottrarre la quota degli interessi dalla rate mensile. A questo punto, per comprendere quanto manca ancora da pagare occorrerà sottrarre la quota capitale pagata con la prima rata del capitale iniziale, in questo modo si otterrà il saldo residuo.

Il saldo residuo sarà poi utile nel corso dei mesi successivi per calcolare l’importo della quota di interesse, a partire dal secondo mese successivo in poi, e la procedura sarà sempre la stessa: andrà sottratta la quota interesse della rata corrente dalla rata mensile per ottenere la quota capitale pagata. Di nuovo, per ottenere il saldo mensile occorrerà sottrarre la quota capitale corrisposta con la rata del capitale residuo. E così via.

Naturalmente, questo esempio di calcolo tiene conto di un ipotetico piano di prestito in cui il tasso è fisso e costante nel tempo, nel caso in cui il piano di ammortamento prevedesse tassi di interesse variabili, ovviamente i calcoli dovranno tenere conto, di volta in volta, delle variazioni dei tassi di interesse.

Come abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, i calcoli matematici occorrenti a calcolare il piano di ammortamento non sono semplicissimi, anzi, soprattutto per i meno avvezzi la procedura potrebbe risultare piuttosto difficile e complicata. Ecco perché per venire in soccorso a chi ha meno dimestichezza con i conti è possibile servirsi di altri strumenti di lavoro utili a calcolare un piano di ammortamento. In rete si trovano davvero molte soluzioni di questo tipo e alcune di queste sono messe a disposizione dagli stessi istituti finanziari che sottoscrivono i piani di ammortamento. Tuttavia, seppur veloci, gli strumenti di calcolo online non sono sempre i più risolutivi anche perché non consentono di tenere una traccia fissa dell’andamento del piano di ammortamento.

Invece, se volete avere un traccia sempre a portata di mano del vostro piano di ammortamento, il modo più efficace per tenere sotto controllo l’andamento è quello di realizzare una tabella per tenere traccia di tutti i calcoli che mano a mano vengono prodotti. La tabella, naturalmente, conterrà tante righe quanti saranno i mesi (e quindi le rate) previste dal piano di ammortamento. Se un piano, ad esempio, prevede un pagamento rateale a 30 anni, allora la tabella sarà costituita da 360 righe.    

Come calcolare il piano di ammortamento del prestito in Excel: guida pratica

Anziché calcolare tutto autonomamente, è possibile inserire le cifre utili ai vostri calcoli all’interno di un foglio di calcolo che può essere scaricato direttamente da internet. Sul web infatti si trovano dei file preimpostati molto utili e facili da usare che consentono di inserire i dati direttamente al suo interno senza complicarsi la vita eccessivamente.

In alternativa, se desiderate impostare un foglio di calcolo è possibile farlo attraverso un foglio di lavoro Excel. Per poterlo impostare autonomamente, tuttavia, è necessario sapere che occorre conoscere molto bene le formule di calcolo previste da Excel, perciò, se non siete troppo ferrati sugli strumenti offerti dal software, un buon foglio di calcolo in rete lo troverete sicuramente.

Diversamente, se sapete muovervi bene con le formule previste da Excel allora, impostare il vostro foglio di calcolo sarà un gioco da ragazzi.

Di seguito una breve guida pratica e i relativi passaggi su come impostare il vostro foglio di calcolo:

  1. Aprire il foglio di lavoro Excel e nella barra multifunzione in alto scegliere la schede Formule;
  2. Cliccare sul pulsante a sinistra Inserisci Funzione nella colonna A;
  3. Dal menu a tendina scegliamo la voce Rata;
  4. Selezionando la voce si apriranno cinque voci che non tutte devono essere utilizzate ogni volta:
  • Tasso_int: il tasso di interesse applicato suddiviso per il numero delle rate;
  • Periodi: numero totale dei pagamenti, ottenuto moltiplicando il numero degli anni di pagamento per il numero di rate annuali;

La colonna B sarà quella sulla quale Excel andrà a eseguire i calcoli. In B4 sarà possibile anche scrivere direttamente la cifra che corrisponde al numero totale delle rate, oppure lasciarle calcolare direttamente a Excel. A questo punto occorrerà inserire in B7la funzione Rata, inserendo a questo punto gli argomenti presenti nella finestra Argomenti funzione:

  1. Casella Tasso_int: in B1 si dovrà digitare “/” e quindi clic in B2;
  2. Casella Periodi: clic in B4;
  3. Casella Pv: clic in B5.

A questo punto occorrerà cliccare su OK e i dati appariranno chiaramente sul foglio di lavoro.

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