Piccoli prestiti per dipendenti pubblici e statali 2024: offerte a tasso zero e agevolazioni

di | Giugno 27, 2022

I dipendenti pubblici e quelli statali, si sa, ricoprono un ruolo professionale abbastanza vincolante: sono a tutti gli effetti pubblici ufficiali e proprio per questo sono investiti di particolari oneri e responsabilità. Di contro, tuttavia, è pur vero che godono anche di particolari agevolazioni. Una tra queste è la possibilità di usufruire di alcuni strumenti finanziari appositamente dedicati ad essi come nel caso in cui desiderassero ottenere un prestito per l’acquisto di una casa, di un’automobile oppure nel caso in cui necessitassero di un prestito immediato per far fronte a una urgente necessità. Vediamo quindi quali sono i migliori prestiti a tasso zero e a tasso agevolato del 2024 per i dipendenti pubblici e statali.

Prestiti a tasso zero per dipendenti pubblici e statali 2024

Prima di verificare nel dettaglio quelli che sono i prestiti destinati appositamente ai dipendenti pubblici e a quelli privati, occorre comprendere come mai essi possano godere di prodotti finanziari specifici.

La motivazione risiede nel particolare ruolo professionali ricoperto da queste categorie di dipendenti: essi infatti lavorano alle dipendenze dirette dello Stato – come nel caso dei lavoratori ministeriali – oppure per organismi periferici di esso quali Comuni, Provincie e Regioni (enti pubblici territoriali) oppure Enti/Istituti di ricerca, Università ecc. (enti pubblici non territoriali).

Per tale motivo, la posizione lavorativa di ricoperta da queste tipologie di professionisti è considerata garanzia di stabilità, caratteristica richiesta da qualsiasi ente di credito. Per i pubblici dipendenti ottenere un finanziamento è quindi molto facile

Oltre alle offerte di finanziamento dei singoli istituti ed enti di credito, tuttavia, i dipendenti pubblici e statali potranno beneficiare anche di particolari soluzioni finanziarie.

In verità i dipendenti pubblici possono richiedere un prestito a tasso zero, praticamente presso qualsiasi ente di credito o banca. Basterà semplicemente recarsi presso la propria filiale di riferimento e farsi consigliare dal consulente incaricato. Solitamente la tipologia di prestito a tasso zero più comune è quella del credito al consumo, una speciale categoria di prestito quasi sempre a tasso zero.

I crediti al consumo sono crediti concessi per l’acquisto di beni particolarmente costosi (autoveicoli, telefoni, televisori, grandi elettrodomestici ecc.) che, grazie all’erogazione del prestito, possono essere acquistati con piccole rate mensili, anziché in un’unica soluzione. Generalmente, questo tipo di credito si ottiene stipulando il contratto di prestito direttamente nel momento dell’acquisto del bene. Di solito infatti, un operatore incaricato espleterà la pratica inserendo i dati all’interno della banca dati e la risposta sarà immediata. Tra le finanziarie più famose – nonché storica partner di molte catene di aziende appartenenti alla grande distribuzione – che concedono questo genere di credito troviamo Agos Ducato. Ottenere un prestito con Agos, soprattutto per un dipendente titolare di contratto a tempo indeterminato (quale è un contratto del pubblico impiego), è davvero molto semplice, poiché la garanzia sarà assicurata dal contratto stesso di lavoro e non ci sarà bisogno di presentare nessun’altra garanzia: basterà solamente esibire la busta paga, un documento d’identità valido e un conto corrente bancario/postale attivo sul quale verrà trattenuta la somma del canone mensile.

Prestiti agevolati dipendenti statali e pubblici: le offerte 2024

Sul versante dei prestiti agevolati, invece, il panorama è molto più variegato, anche perché le possibilità sono piuttosto diversificate.

Entrando subito nel vivo, il primo prestito a tasso agevolato che i dipendenti del pubblico impiego possono richiedere è costituito dal prestito INPS (ex INPDAP).

I prestiti INPS possono essere erogati a favore di dipendenti pubblici ed ex dipendenti del pubblico impiego in pensione. A differenza dei prestiti richiesti attraverso i canali tradizionali di credito, i prestiti INPS sono soggetti a normative e regolamenti interni. Questi prestiti, in genere di piccola entità (generalmente al di sotto dei 5.000 euro), vengono erogati direttamente dagli enti previdenziali per consentire l’assolvimento di spese urgenti oppure per esigenze di consumo. Naturalmente i prestiti ex INPDAP possono essere richiesti solamente dai dipendenti pubblici e statali e pensionati della pubblica amministrazione. I piccoli prestiti INPS possono essere richiesti anche da chi possiede un contratto pubblico a tempo determinato, purché il rimborso delle rate mensili venga estinto entro la durata totale del contratto con la pubblica amministrazione.

In tutti i casi le rate dei prestiti INPDAP vengono rimborsate mediante cessione del quinto sullo stipendio della pensione che consiste nella trattenuta da parte del datore di lavoro di una parte dello stipendio. La trattenuta sullo stipendio, in ogni caso, non supera in nessun caso 1/5 della retribuzione mensile (circa il 20%).

Per ottenere questo tipo di finanziamento, i dipendenti pubblici possono presentare la richiesta direttamente presso le rispettive autorità competenti che si occuperanno di gestire la pratica in ogni suo momento.

Per controllare quale è il tasso di interesse che viene solitamente applicato ai prestiti ex INPDAP basterà prendere visione delle tabelle riepilogative che sono presenti sul sito dell’INPS. In questo modo non solo sarà possibile preventivare la durata del rimborso del prestito, ma anche i tassi di interesse che si andranno a maturare. per fare un esempio:

  • Tabelle 4-7: relative ai prestiti di durata quadriennali, triennali, biennali e annuali i cui tassi di interesse si aggirano intorno al 4,25%;
  • Tabella 8: relativa ai coefficienti per il calcolo degli interessi.

Le tabelle riepilogative INPS rappresentano un’ottima guida per comprendere il funzionamento dei finanziamenti INPS e per simulare un vero e proprio preventivo di prestito. Ricapitolando, per effettuare la richiesta di un prestito INPDAP i requisiti sono i seguenti:

  • essere dipendenti presso una pubblica amministrazione (a tempo indeterminato);
  • possedere un’età massima di 80 anni;
  • aver versato un minimo di 4 anni di contributi;
  • essere stati assunti da almeno 3 anni.

Per quanto riguarda invece la documentazione necessaria, occorrerà presentare:

  • documento d’identità in corso di validità;
  • codice fiscale;
  • conto corrente bancario/postale nel caso in cui si scegliesse l’accredito del debito mensile sul conto;
  • CU;
  • ultima busta paga (o cedolino della pensione);
  • attesta di servizio;
  • TFR (solamente in alcuni casi specifici).

La durata del prestito, poi, può essere personalizzata a seconda delle necessità e le rate possono avere una durata dai 12 fino a un massimo di 120 mesi. Il piano di ammortamento poi, può anche essere modificato in corsa oppure può essere estinto anticipatamente, anche se, trattandosi di situazioni particolari, occorre effettuare debita richiesta direttamente presso l’INPS.

Un’altra tipologia di prestito dedicata appositamente ai dipendenti pubblici è quella erogata da NoiPa, la piattaforma online elaborata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze dedicata ai dipendenti della pubblica amministrazione. Al suo interno essi potranno eseguire una serie di operazioni, come il pagamento di pratiche online e anche la richiesta di piccoli prestiti. Questa possibilità è rappresentata dal servizio Piccolo Prestito, la funzionalità della piattaforma NoiPA totalmente self service, che consente ai dipendenti pubblici di richiedere un prestito pari a una o più mensilità. Le procedure per inoltrare la domanda di prestito sono le stesse che sono necessarie per effettuare la richiesta direttamente presso l’INPS e comprendono anche la simulazione di calcolo, mediante utilizzo delle tabelle riepilogative. La richiesta effettuata attraverso la piattaforma NoiPA viene presa in carico dall’INPS; una volta che l’INPS avrà elaborato la richiesta e avrà accolto la domanda di prestito, l’accredito della somma prestata avverrà direttamente sul conto corrente dichiarato.

Sempre attraverso NoiPa sarà possibile poi effettuare la simulazione del prestito e monitorare continuamente lo stato di avanzamento della richiesta.

Oltre a queste particolari tipologie di prestito, naturalmente, per i dipendenti pubblici sarà poi sempre possibile richiedere un piccolo prestito presso qualsiasi ente o istituto di credito. Basterà fare un rapido giro sul web per trovare alcune delle migliori offerte attive in questo momento.

Ad esempio, segnaliamo i prestiti per dipendenti pubblici e statali offerti dall’istituto di credito Figenpa. L’istituto di credito può erogare somme di denaro fino a 75.000 euro. Anche in questo caso, la formula di rimborso avviene tramite cessione del quinto dello stipendio. Inoltre i dipendenti potranno beneficiare di:

  • un piano di rimborso da 24 a 120 mesi;
  • una rata di rimborso che non supererà mai il 20% dello stipendio;
  • la sola presentazione della busta paga come documento di reddito.

Anche in questo caso, per effettuare la richiesta di prestito sarà sufficiente recarsi presso una filiale autorizzata Figenpa e farsi seguire dall’incaricato per portare a termine correttamente la procedura di richiesta. Sul sito ufficiale di Figenpa non si trovano informazioni più dettagliate in merito ai tassi di interesse applicati ai prestiti erogati dall’istituto finanziario, pertanto, se volete ottenere informazioni più precise, consigliamo sempre di prendere contatti diretti o addirittura un appuntamento presso le filiali Figenpa, così da conoscere i tassi di interesse applicati sui prestiti per dipendenti pubblici.

Sempre sul fronte dei prestiti a tassi agevolati, un altro importante istituto che eroga questo genere di finanziamento è Findomestic. Anche in questo caso la procedura di richiesta del prestito è la stessa: la richiesta viene elaborata dalla finanziaria e il rimborso avviene mediante cessione del quinto in busta paga. Findomestic applica un TAN fisso del 4,67% e un TAEG del 4,77%. Immaginando quindi un prestito del valore di 18.00 euro, da restituire in 120 rate mensili del valore di 188 euro, l’importo finale da rimborsare ammonterà a 22.ooo euro, con una differenza di 4.000 euro rispetto alla somma iniziale erogata.

Insomma, le offerte di prestito per i dipendenti pubblici e statali sono davvero moltissime, così come l’applicazione di tassi di interesse piuttosto vantaggiosi; tuttavia, se avete la vostra banca di riferimento, consigliamo di prendere un appuntamento in filiale per conoscere le offerte attualmente attive sui piccoli prestiti che, per i dipendenti del pubblico impiego, sono sempre particolarmente vantaggiose.

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